Esperienze personali trasmesse da un individuo ad un altro con lo scopo di avvicinare due anime
Stiamo lavorando insieme a all’Associazione Confluenze al progetto della Biblioteca dei Libri Viventi attraverso il quale si può ascoltare la vita di una persona scegliendo l’argomento che più ci interessa, un metodo semplice e diretto per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stile di vita e background culturale.
Si presenta come una vera e propria Biblioteca con un catologo di titoli da cui scegliere, la differenza sta nel fatto che per leggere i libri bisogna parlarci, perché i libri sono persone in carne ed ossa! Questi “libri viventi” vengono presi in prestito per il tempo di una conversazione di mezz’ora.
I Libri viventi sono persone che raccontano la loro storia e si rendono disponibili a discutere le proprie esperienze ed i propri valori con altri. La biblioteca offre ai lettori l‘opportunità di entrare in contatto con persone con cui difficilmente avrebbero occasione di confrontarsi. L’incontro rende concreta ed unica la persona che si ha davanti, che smette quindi di essere percepita come rappresentante di una categoria sulla base di una generalizzazione, ma viene riconosciuta nella sua unicità, una persona che non rappresenta nessuno se non la propria esperienza e storia.
Raccontare storie è sempre stato uno dei modi più naturali per costruire legami interpersonali con gli altri. La Biblioteca Vivente ha come obiettivo quello di aprire ed educare alla realtà interculturale, promuovendo la conoscenza ed il rispetto delle diversità, considerando questa come un valore aggiunto per la ricchezza della comunità locale.
La Biblioteca Vivente proposta è un modo per poter parlare di sé, per condividere una storia che ci ha particolarmente segnato nella vita, per raccontare una condizione sociale di emarginazione o discriminazione, oppure per narrare storie di incontri speciali, di esperienze fuori dalle righe, di tutto ciò che si ritiene di cruciale snodo nella propria vita.
Un po’ di storia.
Nata a Copenhagen, Human Library fu creata da un ristretto gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno nel 1993.
Convinti che la comprensione fosse la pre-condizione della tolleranza, i giovani hanno fondato l’associazione “Stop The Violence”, raggiungendo in breve tempo 30.000 adesioni fra i giovani danesi.
Richiesta di preparare un intervento su larga scala per il festival di Roskilde nel 2000, “Stop The Violence” ha messo a punto il metodo Human Library, che mette le persone di fronte ai loro pregiudizi offrendo uno spazio protetto in cui ospitare un dialogo franco ed aperto. L’iniziativa ha avuto un enorme successo, e dal 2003 è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi, e come tale incoraggiata. Da allora è stata esportata in tutto il mondo con grande successo.
La Biblioteca umana è un’organizzazione e un movimento internazionale che sono iniziati a Copenaghen, in Danimarca, nel 2000.
Ha lo scopo di affrontare i pregiudizi delle persone aiutandoli a parlare con coloro che normalmente non incontrerebbero.
Fondatore: Ronni Abergel
Fondazione: 2000, Copenaghen, Danimarca
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